GAMBERO DI FIUME

(Austropotamobius pallipes, Lereboullet, 1858), Fam. Astacidae.
gambero

Descrizione: Il Gambero di fiume ha il corpo rivestito da una cuticola chitinosa dura e distinto in tre parti : testa, torace ed addome. La testa porta due paia di antenne,  il torace porta delle appendici adatte alla locomozione ed al nuoto; nell'addome i segmenti sono mobili e le appendici ridotte ed in parte trasformate nei maschi in organi riproduttivi; nelle femmine le appendici addominali sono usate per trattenere le uova e le giovani larve. All'estremità dell'addome vi è un'appendice lamellare, il telson, che costituisce il ventaglio caudale dei gamberi usato per spingere l'animale all'indietro.

Habitat: Vive nei torrenti e nei rii particolarmente ossigenati. Preferisce i letti ghiaiosi o sabbiosi ma dotati di rive in cui siano presenti anfratti e luoghi sicuri, rappresentati spesso da fronde di alberi caduti o foglie, per potersi nascondere e riposare.

Riproduzione: L'accoppiamento avviene soprattutto in autunno. La femmina porta sull'addome per 5-6 mesi le uova fecondate (circa un centinaio), prendendosene cura, ventilandole e pulendole continuamente. In Primavera esse schiudono ma le piccole larve rimangono ancora per qualche tempo aggrappate al corpo materno.

Alimentazione: Si nutre di qualunque cosa: dalle alghe alle piante acquatiche, dai vermi ai molluschi, alle larve di insetti.

Curiosità: E' particolarmente aggressivo nella difesa del suo territorio e nelle lotte sessuali, come dimostrano le catture di esemplari con arti o chele parzialmente o totalmente mutilate.

Nel parco della Valletta: è sicuramente presente sia nella roggia della Valletta sia nella Bevera;  la sua sopravvivenza è minacciata dall’incauta introduzione della specie esotica “gambero della Luisiana”, più grande e, soprattutto, portatrice sana della “peste del gambero”.

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